La famiglia Tahir, di origine saudita, ha una pescheria sull’orlo del fallimento nella città portuale di Gedda sul Mar Rosso, riuscirà a trasformarla in un’attività redditizia? Su questo quesito si sviluppano le vicende di “Bait Tahir”, ovvero ‘La casa di Tahir’, in arrivo su Netflix dal 6 settembre.
Come si intuisce dal trailer della prima stagione disponibile sulla piattaforma, a due mesi dalla bancarotta, il business della famiglia, grazie al pollice verde della nonna, si riorganizza intorno alla produzione di un’erba, l’habsa, “un afrodisiaco naturale” che dona forza ed è molto richiesta.
Con questa serie comica, interamente girata in Arabia Saudita, il Regno invita Netflix a dare maggiore attenzione ai contenuti sauditi. In quest’ottica il presidente dell’Autorità generale per l’intrattenimento dell’Arabia Saudita, Turki Al al-Shikh, ha deciso di incontrare a settembre i dirigenti di Netflix per discutere della produzione in Arabia Saudita, territorio che ospita il maggior numero di abbonati della regione. E’ stato quindi sottolineato che “una serie o un film ogni tanto” sull’Arabia Saudita “per noi non è abbastanza”.
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