Si è riunito ieri, 13 aprile, il Cda della Rai, piuttosto burrascoso specie per quanto riguarda l’approvazione del bilancio, per la prima volta da anni approvato ma non all’unanimità: dei nove aventi diritto al voto, infatti, due hanno espresso parere contrario (Giancarlo Mazzucca del Centrodestra e Arturo Diaconale, Forza Italia) e uno, Paolo Messa di Ap, si è astenuto. Un sintomo questo delle tensioni che si registrano in Rai e che hanno spinto il Dg Campo Dall’Orto, che partecipa senza diritto al voto (in base alla legge Gasparri), a non presentare il piano di produzione per l’elevato rischio di bocciatura.
Un altro argomento caldo sono state le nomine: è slittata la discussione sul rinnovo del Cda di Rai Com, mentre Luca Milano è stato eletto all’unanimità direttore di Rai Ragazzi. Confermati anche Alessandro Picardi e Luca Balestrieri come rappresentanti Rai presso la piattaforma tivùsat.
In ultimo, la spinosa questione del tetto compensi: al momento, il limite di 240 mila euro rimane, con deroga prevista solo per i contratti degli artisti Rai (esclusi quindi i contratti di presentatori quali Fazio, Giletti o Vespa). Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha mandato una lettera ai membri del Cda per invitare la Rai ad approfondire la questione del tetto stipendi con il Ministero dello Sviluppo Economico.