Contributi selettivi e automatici, ruolo del cinema d’essai e molti altri i temi affrontati dal Consiglio superiore dell’audiovisivo a Venezia75.
Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia l’audiovisivo è senza dubbio il protagonista e proprio durante la kermesse il Consiglio superiore dell’audiovisivo ha organizzato un incontro offrendo riflessioni sullo stato di salute del settore e non solo. Tra i temi principali, si è discusso circa i contributi automatici riservati ai progetti audiovisivi, in merito soprattutto ai criteri secondo i quali questi debbano o meno essere assegnati: riconoscendo un vincolo ai risultati economici ottenuti e quindi in base al successo, oppure tenendo conto di un altro fattore importante come il valore artistico e culturale del progetto. A tal proposito è stato anche ricordato l’ampliamento del periodo entro il quale procedere alla valutazione complessiva dei progetti – considerando un aumento da 3 a 5 anni – al fine di comprendere l’andamento del film in tutti i suoi sfruttamenti (cinema, televisione, on demand, ecc.).
Altro tema di cui si è trattato nel corso dell’incontro del Consiglio superiore dell’audiovisivo è il ruolo di produttore indipendente, la cui definizione risulta tuttora alquanto sfocata e necessiterebbe di criteri maggiormente obiettivi.
Il Presidente del Consiglio superiore dell’audiovisivo, Stefano Rulli, si è poi soffermato sul ruolo del cinema d’essai, affermando che debbano essere valorizzate le sale specializzate in questo lavoro, ma al contempo è determinante che tali film siano proiettati anche nelle multisale più frequentati dai giovani. In merito alle presenze in sala è stato ribadito come un’ipotesi da considerare potrebbe essere un maggiore sviluppo del sistema di abbonamenti per i giovani per avvicinarli alle sale cinematografiche.
Il Consiglio, inaugurato nel 2017, è composto da Stefano Rulli (Presidente), Flavia Barca, Carlo Bernaschi, Gianni Canova, Maja Cappello, Michele Lo Foco, Rosaria Marchese, Francesca Medolago Albani, Filippo Nalon, Gennaro Nunziante e Sergio Silva.