È stato approvato un nuovo decreto legge per il settore cinema e audiovisivo che facilita le emittenti televisive e i servizi VoD nella promozione delle opere italiane e europee, rivedendo gli obblighi di programmazione e investimento.
Si tratta del decreto legge n. 59/2019, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 giugno su proposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli. L’entrata in vigore dei nuovi obblighi è prorogata al 1° gennaio 2020.
Nel dettaglio, le modifiche riguardano la definizione delle nuove aliquote degli obblighi di programmazione e di investimento in produzioni italiane relative alle emittenti televisive. Il decreto legge riduce le percentuali di titoli italiani che le emittenti televisive sono obbligate a programmare e in parte anche le percentuali di investimento in produzioni nazionali.
Il decreto legge interviene anche sugli obblighi degli operatori on demand, come Netflix, Amazon Prime Video, Now TV e Infinity. Con misure a favore delle produzioni italiane, non più limitate alle sole opere cinematografiche, il testo rivede gli obblighi dei servizi VoD. Le modifiche prevedono un maggior allineamento rispetto alle emittenti televisive tradizionali.
Il decreto, inoltre, sblocca oltre € 35 milioni per il finanziamento delle attività del MiBAC. € 15,4 milioni erano già previsti dalla Legge di Bilancio 2019. Gli altri € 19,4 milioni provengono dal Gioco del Lotto e sono destinati alla tutela del patrimonio culturale.
Il Presidente dell’ANICA Francesco Rutelli ha dichiarato all’ANSA che “le misure varate dal Governo vanno accolte positivamente”.
È possibile leggere qui l’articolo 3 del decreto legge n. 59/2019 per il settore cinema e audiovisivo.