“Il 2017 è un anno di transizione, e dobbiamo accettarlo”. Dario Franceschini, nel corso del convegno “Dove va il cinema italiano?” organizzato da ANICA, è stato molto chiaro sulla situazione dei decreti attuativi della legge sul cinema, “una legge – ha continuato il ministro – che tiene conto delle numerose questioni problematiche del settore audiovisivo italiano, e che punta a favorire l’attrazione di investimenti internazionali e la protezione e sviluppo della creatività, all’interno di un settore che deve tenere conto di diversi problemi: le sale cinematografiche in difficoltà, la mancanza di campagne promozionali e d’incentivo e le performance del cinema italiano, che rimangono ancora basse”. In ogni caso il settore audiovisivo italiano non è in crisi, ha specificato Franceschini. Stanno avvenendo cambiamenti radicali di cui la legge non può non tenere conto. E riguardo alla situazione burocratica dei decreti il ministro ha rassicurato: “la fase attuativa sta richiedendo tempi lunghi per percorsi obbligati e dovuti, ma il lavoro è in fase avanzata ed entro l’estate tutti i decreti saranno emanati, permettendoci di superare questa fase di transizione”.
Francesco Rutelli, Presidente ANICA, ha poi aggiunto: “la legge Franceschini deve essere attuata nel modo più semplice e rapido possibile, per permettere all’industria di procedere e andare avanti. Tra l’altro, nei decreti è presente un’impostazione vantaggiosa che prevede incentivi robusti per i titoli in uscita durante i mesi estivi”.