Fandango lancia alla Mostra del Cinema di Venezia la distribuzione internazionale de “Gli oceani sono i veri continenti”, il primo lungometraggio di Tommaso Santambrogio, che apre le Giornate degli Autori, sezione indipendente del festival. Il film è una produzione Rosamont con Rai Cinema, in coproduzione con Cacha Films, prodotto da Marica Stocchi e Gianluca Arcopinto, in sala dal 31 agosto.
Sullo sfondo del più importante fenomeno migratorio che sta vivendo Cuba in questo momento, la pellicola racconta la relazione di una coppia di trentenni, Alex e Edith, “fatta di piccoli gesti e tenerezza tra le rovine degli edifici cubani”, racconta la sinossi. La scelta di girare il film in bianco e nero, enfatizza la narrazione di quei gesti e di quelli degli altri personaggi: Milagros, un’anziana donna in pensione, che sopravvive vendendo coni di arachidi per strada e trascorre le sue giornate ascoltando la radio e leggendo vecchie lettere; Frank e Alain, due amici di nove anni, che sognano di emigrare negli Stati Uniti per diventare giocatori della Major League Baseball.
La separazione, per chi parte e per chi rimane, è un sentimento con il quale la società cubana convive e Santambrogio ne ha avvertito la forza fin dal primo momento: “La prima volta che sono andato a Cuba avevo otto anni. Mentre mi avvicinavo alla dogana, ricordo di aver assistito a un abbraccio disperato e interminabile – con profondi singhiozzi e lacrime – tra un padre e sua figlia che evidentemente avevano trovato un modo per lasciare l’isola e non sarebbero più tornati”.
L’episodio rappresenta per il regista la prima pietra nella costruzione del soggetto, lui stesso definisce quel ricordo come “un momento che si è fissato nella mia memoria e che alla fine ha creato un collegamento tra la Cuba di oggi e la mia ricerca artistica”.
Photo credits: Filmitalia