Impresa Cultura Italia-Confcommercio, insieme a Swg, ha svolto di recente uno studio al fine di analizzare le ripercussioni e i cambiamenti che l’era Covid-19 ha avuto sulle preferenze e sui consumi culturali degli italiani.
Ciò che risulta significativo dall’indagine è il forte spostamento verso servizi culturali digitali; rispetto al campione di persone che è stato analizzato, il 34% ha affermato di aver usufruito con maggiore frequenza dei servizi legati allo Streaming on demand e piattaforme web a pagamento.
La pausa imposta agli italiani negli ultimi mesi ha contribuito, secondo quanto riportato dall’indagine, a segnare un rilevante incremento, si stima attorno al 47% nella fase di lockdown, per quanto concerne i consumi televisivi.
Inoltre, un leggero aumento per quanto riguarda le preferenze dei lettori per la forma digitale rispetto a quella cartacea.
Lo stesso Carlo Fontana, presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio ha affermato che: “Il digitale è stato il compagno di una fase difficilissima per tutti noi e ha dimostrato di poter essere, utilizzato con sapienza, un ottimo canale di diffusione della cultura”.