Accanto a libri, opere teatrali, videogiochi, il podcast si è affermato nell’ultimo decennio come fonte di ispirazione per adattamenti cinematografici o televisivi.
La sua natura seriale, episodica, con sceneggiatura originale o unscripted ha fatto del mezzo una sorgente di materiale narrativo già pronto da cui attingere per produzioni audiovisive nuove sempre più frequentemente.
La Apple, per esempio, nel 2022 si è rivolta alla Futuro Studios, stringendo un accordo con l’obiettivo di aumentare la realizzazione di podcast originali mirando alla eventuale resa di questi in prodotti televisivi per Apple TV+ E servizi on demand.
Con una sempre più importante offerta di contenuto avvincente di cui servirsi, le società di produzione hanno dovuto però prendere in considerazione nuove prospettive per l’adattamento di opere preesistenti sul piccolo e grande schermo.
Per altri tipi di prodotti, come romanzi o opere teatrali, gli studi di produzione sono soliti acquisire tutti i diritti e interessi relativi alla proprietà, finanziari e creativi, ponendo fine ad ogni coinvolgimento dell’originale creatore dell’opera. In maniera diversa avvengono le trattative per le acquisizioni dei diritti relativi ai podcast, dietro ai quali vi è spesso una più complessa rete di ownership. Il creatore originale della serie frequentemente mantiene in una certa misura i diritti di proprietà anche se le registrazioni sono prodotte e detenute da società come NPR o Vox o da network come Wondery o da piattaforme streaming. In questa catena di trattative il creatore del podcast ha spesso una maggiore influenza nella negoziazione dei diritti e nella decisione creativa che concernono l’adattamento del prodotto.
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