La stampa internazionale ha accolto con entusiasmo Figlia mia (What’s Next Italy 2017), il secondo film di Laura Bispuri, presentato ieri alla 68esima edizione del Festival del cinema di Berlino.
Demetrios Matheou su Screen International elogia la regista e le due protagoniste, Valeria Golino e Alba Rohrwacher, come “esempio perfetto di conflitto”. Complimenti alle attrici arrivano anche dall’Hollywood Reporter, dove Deborah Young parla di una “recitazione coinvolgente”.
Infine, Jessica Kiang su Variety, commenta così il film della Bispuri: “Un’esplorazione della maternità che guadagna autenticità ed emozione grazie a un cast superbo (…) Un mirabile sguardo che esplora con passione opposte idee di maternità. (…) È passato tempo dallo splendore del melodramma italiano, da quando Anna Magnani riparava i suoi occhi dal riflesso abbagliante del mare luccicante nell’oscurità, o da quando Ingrid Bergman barcollava salendo su Stromboli. Ma anche allora sarebbe stato raro imbattersi in un film in cui la contesa d’amore non coinvolge un uomo ma una bambina dai capelli rossi e le due donne che chiama Mamma”.