Come è stato confermato anche nell’ultima edizione del MipTV di Cannes, la Turchia, nonostante una difficile situazione politica, è diventata negli ultimi anni un gigante nel campo della produzione audiovisiva: i prodotti tv hanno raggiunto un livello di eccellenza e soprattutto sono abbastanza ‘occidentali’ da diventare appetibili per il mercato internazionale. L’Italia figura nella lista dei 70 paesi in cui la Turchia ha venduto i propri programmi, e nel nostro paese ha riscontrato un grandissimo successo di pubblico: basti pensare che Cherry Season, la prima soap turca trasmessa nel 2016 da Canale 5 (una produzione Süreç Film), ha raggiunto la considerevole quota di due milioni di spettatori, totalizzando il 18% di share. È stato poi il turno di Fox Life: il canale appartenente al Fox Network Group Italy trasmette ben tre produzioni originali turche, ossia Happiness, Love of my Life e l’ultimo arrivo, Sweet Revenge.
“Le produzioni turche sono molto vicine al nostro pubblico di riferimento” dice Luca Rochira, Programming Director di Fox Network Group Italy, “ossia specialmente donne sopra i 25 anni. Il prodotto audiovisivo turco ha dominato nelle ultime edizioni del MipTV e le soap turche si inseriscono perfettamente nel nostro piano di ampliare il piano narrativo di Fox Life, non limitandolo soltanto alle grandi serie americane come Grey’s Anatomy. Questi prodotti sono perfetti per il nostro day time, anche perché le puntate turche hanno una durata di due, anche tre ore, e adattandole nel nostro formato di 45 minuti riusciamo ad ottenere una serialità molto lunga, che è quello che serve per una soap”.
Ma la rivoluzione turca non sembra limitarsi alla soap: molte case di produzione americane stanno aprendo sedi a Instanbul per a produzione nuove serie da distribuire nel mercato locale e comincia ad affacciarsi l’interesse per altri generi, come il crime e il drama.