Milano è un set sempre più richiesto da cinema e televisione. Solo nei primi sette mesi del 2019, il Comune di Milano ha concesso 462 autorizzazioni per realizzare riprese cinematografiche o servizi fotografici. E sono tante le domande arrivate dall’estero: da gennaio a luglio hanno richiesto un permesso per girare nel capoluogo lombardo 14 produzioni giapponesi, 11 britanniche e 7 tedesche.
Dal 2010 al 2018 le richieste sono raddoppiate, passando da 342 a 717. La crescita è iniziata nel 2015, con l’Expo, quando per la prima volta le domande hanno superato quota cinquecento. Gli introiti sono passati dagli oltre € 60.000 del 2010 a € 89.500 nel 2015, mentre il 2018 si è chiuso a ben € 186.000. Senza contare il ritorno in termini di visibilità.
I set preferiti sono il Duomo, la Scala, il Palazzo Reale e la Galleria Vittorio Emanuele II (124 autorizzazioni concesse in questi primi sette mesi del 2019), i parchi e i giardini (122) e gli interni di palazzi, musei e biblioteche comunali (77).
Tra le grandi produzioni cinematografiche che hanno scelto Milano come set c’è Hammamet di Gianni Amelio, biopic sulle ultime settimane di vita di Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino, prodotto da Pepito Produzioni e Rai Cinema. Anche le commedie Benvenuti al nord, di Luca Miniero, con Claudio Bisio e Alessandro Siani, e la produzione di Medusa Film e Cattleya, e Cado dalle nubi con Checco Zalone, la produzione di Taodue e il supporto dell’Apulia Film Commission, sono ambientate nel capoluogo lombardo.
Milano è stata scelta come set anche per serie tv come Made in Italy (GREENLit | MIA 2018), dedicata alla moda italiana degli anni Settanta, prodotta da Taodue Film e The Family e prevista su Canale 5 per la prossima stagione. Milano e il suo conservatorio hanno inoltre ospitato la serie Rai La compagnia del cigno, scritta da Ivan Cotroneo e prodotta da Indigo Film e Rai Fiction.