Come cambiano i nuovi contributi selettivi? Sono diverse le innovazioni apportate dall’ultima normativa in materia. Tutti i dettagli che impattano sul settore dell’audiovisivo.
La nuova normativa che disciplina l’intervento pubblico a sostegno dell’audiovisivo ha apportato profonde novità rispetto allo scenario precedente. Innanzitutto viene ampliata la gamma dei progetti cui sono destinati i contributi selettivi: infatti il sostegno è indirizzato non più solamente ai film destinati prioritariamente alla sala cinematografica, ma alla scrittura di film lunghi, di opere televisive o web di durata complessiva superiore a 52 minuti e ad opere solo per il web di durata anche inferiore, secondo le modalità specificate nella nuova legge 220 del 2016. Ulteriore requisito è che almeno uno degli autori sia italiano o cittadino di un paese dello Spazio Economico Europeo, fiscalmente residente in Italia.
Un’altra rilevante novità riguarda l’attribuzione dei contributi selettivi. Non vengono più assegnati in base al riconoscimento dell’interesse culturale del film, ma a seguito della valutazione dei progetti da parte di un team di cinque esperti scelti tra personalità di fama internazionale e di comprovata qualificazione nel settore.
Inoltre, a differenza di quanto previsto precedentemente, non sono più previste le audizioni e viene definito un tetto massimo di progetti finanziabili per ogni tipologia, specificato nei rispettivi bandi annuali.
A partire dal 2018 sono state previste tre sessioni per la presentazione delle domande e, al fine di assicurare il sostegno durante l’intero ciclo di vita dell’opera, in ciascuna delle sessioni sono state istituite sei linee di intervento (scrittura sceneggiature, sviluppo e pre-produzione, produzione, distribuzione nazionale di film, distribuzione internazionale di film e opere televisive, esercizio cinematografico).
L’ammontare massimo dei contributi selettivi è di 20mila euro – 15mila per le opere corte per il web – e viene erogato in due fasi: la prima dopo la pubblicazione della graduatoria e la seconda dopo la consegna della sceneggiatura sviluppata che deve avvenire entro 12 mesi dall’erogazione dell’acconto.