È degli scorsi giorni la notizia che Snapchat è ufficialmente il social più utilizzato dagli utenti della fascia di età 18-24, con un aumento importante anche tra il pubblico pre-adolescente. Sebbene la concorrenza di Facebook e Instagram sia stata spietata, la società fondata da Evan Spiegel, classe 1990, sembra essere pronta per il prossimo passo: come annunciato dal Head of Content Nick Bell mercoledì 23 agosto, nell’ambito dell’Edinburgh International Television Festival, entro la fine dell’anno Snapchat lancerà i suoi primi show scripted, entrando ufficialmente nel mercato dell’audiovisivo. Ingresso in realtà già avvenuto, dati i numerosi accordi siglati nei mesi precedenti, tra cui quelli con NBC, ABC, BBC, Vice Media, e una partnership del valore di 100 milioni di dollari con Time Warner, annunciata a giugno.
“Il mobile non è nemico della televisione” ha detto Bell, “anzi, è in grado di intercettare una fascia di pubblico che non consuma la televisione in maniera tradizionale”. Tuttavia, Bell rimane coi piedi per terra: “il mobile è un medium complementare alla televisione, ma rimane comunque uno strumento diverso, per uso e contenuti: il long-form, ossia la narrazione lunga o i programmi televisivi, non funziona sullo schermo di un telefono. Per questo il nostro formato non supererà i cinque minuti di video”. Un approccio diverso da Facebook Watch, quindi, e Bell ne è consapevole: “con Snapchat vogliamo creare un nuovo linguaggio per il mobile”.