Si è concluso ieri, 22 settembre, Screen in Green, il primo concorso destinato ai giovani tra i 18 e i 30 anni volto a promuovere i temi ambientali nell’ambito del cinema e dell’audiovisivo. Nato su input del Ministero della Transizione Ecologica e con il sostegno del Premio Solinas, il progetto è stato creato dalla Fondazione Sardegna Film Commission in collaborazione con Green Cross Italia.
Tra i vincitori figurano: Il Borgo, di Luigi Patti, Conigli neri, di Davide Angiuli, e a Purocielo, di Angelica Andreetto, Michele Greco e Francesca Miranda Rossi come Miglior Soggetto Serie Tv.
Il Premio Miglior Sceneggiatura Lungometraggio è stato dato a Linfèa, di Damiano Salvatore Antonini e Giorgia Terranova, Green Lawyer di Alessandra Bassolino, Le strade sono piene d’acqua, di Diletta Dan, Rebecca Gatti e Enrica Polemio, Il Minatore, di Francesco Rossi e Nido di pietra, di Simone Montacci.
I vincitori del Premio Miglior Sceneggiatura Cortometraggio sono invece: Nei tuoi panni, di Giulia Orati, Gaia, di Vittoria Benedetti e Lo chiamavano street food, di Raffaele Grasso.
Annamaria Granatello, direttrice artistica del Premio Solinas, e Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, hanno introdotto il convegno Storie, innovazione tecnologica e sostenibilità, che si è tenuto prima della proclamazione dei Premi come sua anticipazione.
Satta ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa che mira a dar voce al valore della biodiversità e delle risorse naturali. Screen in Green, infatti, nasce per portare la transizione ecologica nelle sceneggiature cine-tv, obiettivo necessario per una corretta lotta all’emergenza climatica e per lo Sviluppo Sostenibile.
La 37° edizione del Premio Solinas, che quest’anno si tiene dal 20 al 25 settembre 2022, ha ospitato, oltre al Premio Screen in Green altre tre categorie: Premio Franco Solinas, Premio Solinas Documentario per il Cinema (in collaborazione con APOLLO 11), Premio Solinas Experimenta Serie.
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